teroldego mezzo lom. | labucafolgarida
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Vino vigoroso, possente, di sapore secco, lievemente tannico e corposo. Ha colore rosso rubino intenso con oli violacei e profumo caratteristico gradevolmente fruttato, che ricorda il lampone ed i piccoli frutti, leggermente amarognolo. Giovane è un concentrato di freschezza. Maturo spicca per il suo colore intenso, il corpo vellutato ed il grande equilibrio.

 

Il suo habitat

Piana Rotaliana è nome che deriva da antiche parole illirico-celtiche il cui significato indica una piana dove si pagava il dazio.
Lo strettissimo legame che unisce il teroldego e questa terra è evidente se consideriamo che tutti i tentativi fatti in passato per diffondere la coltivazione di queste uve fuori dal Campo Rotaliano sono falliti miseramente. Infatti, grazie alle sue caratteristiche inimitabili, la Piana Rotaliana è il solo ambiente eletto alla coltivazione del vero teroldego, che qui esprime il meglio di sé, sviluppando mineralità, vigoria e carattere. 


Ma cosa rende la Piana Rotaliana così unica?
Questa terra è frutto dell’opera millenaria di un antico ghiacciaio che ha portato alla formazione di una piana alluvionale circondata da alti pareti rocciose. Qui il torrente Noce, con il suo lento scorrere, ha portato a valle ghiaia e ciottoli alluvionali dei materiali più disparati, contribuendo alla formazione di un sottosuolo ricchissimo di scheletro. Granito e calcare alpino, dolomite e arenaria porfirica: tutti questi ciottoli, che favoriscono il drenaggio, si trovano a solo 80 cm di profondità. per tale ragione nel Campo Rotaliano lo strato coltivato è relativamente scarso, di medio impasto, sciolto e di ottima fertilità e questo gioca un ruolo chiave nel definire la mineralità, freschezza, intensità, forza ed eleganza del Teroldego Rotaliano. 
I 160 ettari di vigneto di Cantina Rotaliana si trovano nella parte migliore del Campo Rotaliano, quella dove si trovava il vecchio alveo del torrente Noce, che a metà del 19° secolo venne deviato dal centro della piana verso sud. In questi vigneti si regista un’elevata concentrazione di sedimenti alluvionali, frutto dell’opera erosiva del ghiacciaio che trasportò a valle rocce e detriti abrasi dal suo substrato. 
Altro fattore chiave che determina l’unicità climatica della Piana Rotaliana è rappresentato delle alte montagne che la circondano. Queste pareti rocciose infatti proteggono la vite dai venti freddi e trattengono il calore estivo.
Considerando tutti questi fattori non stupisce quindi che il Teroldego Rotaliano abbia trovato il suo habitat ideale in quest’area.

Il Principe dei vini trentini

Il vino Teroldego Rotaliano ha ottenuto il riconoscimento della DOC nel 1971ed è coltivato in circa 450 ettari da piccoli e gradi viticoltori.
Da sempre i vigneti nel comune di Mezzolombardo sono considerati i migliori per la coltivazione di queste uve. Situati nel cuore del Campo Rotaliano, nella parte migliore della piana alluvionale, hanno un’età media delle viti di 30-40 anni.
Famose e celebrate sono le località di produzione del Teroldego Rotaliano: Pasquari, Pozze e Novali, solo per citarne alcune.
Il Teroldego Rotaliano è stato giustamente definito il VINO PRINCIPE DEL TRENTINO, il vino che maggiormente personifica il carattere, la generosità e la qualità delle risorse enologiche di questa regione. 
“Vini muti che fan parlare …” scriveva nelle sue cronache del Concilio di Trento il Mariani, a dimostrazione di quanto questo vino fosse apprezzato.

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